Domanda sull’attività fisica che si può fare a casa

La domanda più scontata e ovvia che mi fanno in questi giorni è che tipo di attività fisica si può fare a casa. Purtroppo siamo arrivati al punto che ti sconsigliano pure di uscire di casa e pertanto è inevitabile che questa sia la domanda del momento.

E’ una domanda alla quale io ho già risposto in tantissimi miei articoli e dove qui vorrei riassumere consigli che ho già spiegato in modo piuttosto prolisso e cavilloso.

Intanto, prima cosa: non abbiate paura di muovervi senza l’assistenza costante di un istruttore. Questo sito esiste solo per quello, per convincervi che dovete aver paura della sedentarietà, non di muovervi in modo sbagliato. L’unico esercizio veramente sbagliato è quello che non si fa perché siete bloccati da mille fobie ingiustificate. L’esercizio sbagliato si individua molto più facilmente del corona virus, non c’è bisogno di un tampone per rilevarlo e si presenta subito con un biglietto da visita inequivocabile: una sensazione di disagio e di fastidio difficile da controllare. Questo è ciò che fa subito senza aspettare nemmeno un secondo. Poi, in tempi successivi, e lì dovete avere una certa attenzione a valutare bene le reazioni successive, da ulteriori segnali di “non conformità alle esigenze del vostro fisico”. Questi segnali possono arrivare dopo 5-6 ore ma anche dopo 48 ore o dopo 120 che sono nientepopodimenoche 5 giorni. Se uno ci impiega 20 giorni o addirittura un mese per capire che quel tale esercizio era sbagliato per la sua condizione fisica allora vuol dire che è un po’ tontolone da un punto di vista motorio ma, non abbiate paura, se l’esercizio è davvero sbagliato prima o poi ve ne accorgete, è la sedentarietà che è silente e fa danni di nascosto e c’è gente che si rende conto di aver sbagliato tutto dopo vent’anni, quando ormai è quasi troppo tardi per porci rimedio come accade ai grandi fumatori.

Molte volte gente che crede di “sbagliare” l’esercizio  lo esegue in modo molto più idoneo a quello che suggerirebbe un comune istruttore di palestra, perché, un’ altra cosa che ricorre fin troppo spesso su questo sito è che bisogna sapere che purtroppo anche gli istruttori sbagliano, tutti sbagliamo e chissà quante volte anch’io ho sbagliato nel proporre la “correzione facile”. Gli insegnanti di educazione fisica a volte sono presuntuosi (io lo sono più degli altri quando dico che il problema dell’attività fisica in Italia non sono gli esercizi sbagliati ma che non si riesce a camminare ed andare in bicicletta per strada nemmeno quando non c’è il corona virus per il semplice motivo che ti stendono sull’asfalto ed è un problema sul quale potete tranquillamente meditare anche in questi giorni) e hanno la presunzione di correggere gente che non va corretta. Soprattutto in terza età ed in presenza di soggetti con capacità motorie residue piuttosto ridotte la maggior parte delle “correzioni” sono inopportune e si può proprio dire che non devono essere proposte a soggetti che hanno già grossi problemi  a selezionare in modo istintivo e assolutamente spontaneo il corretto carico di movimento.

Secondo consiglio: semplificate le cose e non usate attrezzi inutili. La vostra palestra in casa sia uno spazio di 4 metri quadrati assolutamente libero da accidenti vari. Lo so che nelle case moderne strapiene di oggetti di ogni tipo è un lusso avere 4 metri quadrati liberi ma organizzatevi in qualche modo, spostate le cose e con la buona volontà 4 metri quadrati riuscite a trovarli anche se abitate in uno scantinato.

Terza cosa fondamentale: usate la fantasia e abbattete la paura di sbagliare. Non c’è l’assoluta necessità di provare cose già provate da altri o viste su internet, fate di testa vostra, seguito l’istinto. E’ possibilissimo che gli esercizi che fanno gli altri per voi non vadano bene e in questo senso l’istinto può guidarvi verso ciò di cui avete realmente bisogno. Tentate di non sudare troppo, sudare tanto non serve a nulla e nel periodo caldo è addirittura pericoloso. Pertanto arieggiate bene il locale dove svolgete attività fisica e portatelo a temperatura idonea per poter fare del movimento, poi è chiaro che a seconda del movimento che sceglierete avrete bisogno di una certa temperatura o di un’altra. Una seduta di sola ginnastica di allungamento, dove si adottano per lo più posizioni ferme, si può fare anche con temperature simili a quelle che ci sono normalmente in casa. Una seduta di ginnastica particolarmente dinamica con continuità di ritmo necessita indubbiamente di temperature più basse rispetto a quelle tenute normalmente in casa.

Sulle frequenze cardiache ideali di chi fa attività particolarmente dinamica non voglio dilungarmi. E’ un mio tormentone che sconsiglio sempre l’uso del cardiofrequenzimetro eccetto che ai cardiopatici che soffrono di tachicardia e vi consiglio proprio di analizzare le vostre sensazioni di fatica valutandole con tanto buon senso se utili o meno senza guardare su nessuno stramaledetto schermino che da i numeri.

Su “quanto” fare e “a che intensità” non posso che dare un consiglio sommario se non che dovete fare i conti con la vostra storia motoria. A chi non ha mai fatto nulla bisogna proporre sempre una gran prudenza e, nei primi tempi, qualsiasi cosa che sia più di zero deve essere accettata come un carico utile. A chi è abituato a muoversi tanto c’è solo da dire “Stringi i denti che prima o poi il corona virus passerà e potrai tornare a muoverti nei luoghi dove si riesce a muoversi meglio”. In ogni caso con la buona volontà e la fantasia riesce un po’ a “tamponare” la falla anche chi è abituato a muoversi molto.

Un consiglio per chi giustamente mi interpella per chiedere indicazioni specifiche: non mi interessa nulla quanto pesate e quanto siete alti ma la vostra storia motoria, come sottolineavo in queste ultime righe, per capire di cosa avete bisogno e anche il parametro dell’età che è comunque un parametro interessante molto più di peso e altezza deve essere considerato in un certo modo perché si trovano in giro sessantenni in perfetta forma fisica e quarantenni allo sbando che hanno le capacità motorie di un settantenne. Anche questo la dice lunga sull’importanza del movimento e pertanto il consiglio conclusivo, se siete sani, è di non rinunciare all’attività fisica nemmeno nel periodo del corona virus, se si ha capito che muoversi è importante ci si muove anche in casa. Buona ricerca e organizzazione dei 4 metri quadrati a tutti.