Ha destato una certa curiosità, come sospettavo, l’articolo nel quale trattavo di Nordic Walking e camminata con i bastoncini come se fossero due cose diverse. Ed in effetti sono due cose molto diverse e se non vogliamo continuare a prenderci in giro è bene puntualizzare.
Così come sono cose molto diverse il Pilates, che nella sua forma autentica non pratica quasi nessuno perché è semplicemente improponibile e quei centomila metodi di ginnastica che del Pilates hanno gran poco ma che vengono spacciati per Pilates perché come nome fa molto figo,
Così come c’è una differenza abissale fra la marcia atletica praticata da poche migliaia di italiani, per lo più ragazzini che fanno i 2000 metri di marcia in pista e poi si specializzano molto spesso in tutt’altre discipline dell’atletica (i marciatori della categoria assoluta purtroppo sono ancora gran pochi) e la camminata a braccia alte che è praticata da un’infinità di italiani che la marcia non sanno assolutamente dove stia di casa ma hanno semplicemente visto che camminare in quel buffo modo (è proprio buffo perché ricorda vagamente la marcia, ma una marcia decisamente sgraziata) serve per far gonfiare di meno le mani quando c’è caldo (sarebbe sufficiente camminare in orari meno caldi per dare un grande aiuto a tutto il nostro organismo e non solo alle mani che rivelano tempestivamente questo inconveniente).
Io ho deciso di puntualizzare sulle differenze fra Nordic Walking e “camminata con i bastoncini” perché anche se sono il re dei pressapochisti certi eccessi di pressapochismo mi danno un po’ fastidio.
Concentrandomi sulla camminata con i bastoncini perché forse l’argomento “Nordic Walking” è più giusto che venga trattato da chi effettivamente si occupa con passione di questa disciplina sportiva io offrirei un’ immagine della “camminata con i bastoncini” che prende dal ciclocross anche se con questo non ha nulla a che fare ma serve per fare un esempio abbastanza illuminante sul tipo di utilizzazione del bastoncino nella camminata con i bastoncini di tipo comune, quella che non si chiama “Nordic Walking” e che se dobbiamo scomodare assolutamente qualcosa con un termine in inglese potrebbe somigliare un po’ al Trekking anche se non è nemmeno questo. Mentre nel ciclocross quando la bicicletta diventa impossibile da usare perché il percorso è talmente accidentato ed impervio che non si riesce letteralmente più a stare sulla bici questa viene presa e messa in spalla perché si procede meglio e più velocemente con la bici in spalla, nella camminata con i bastoncini avviene esattamente il contrario: quando il percorso è talmente facile e semplice che non presenta difficoltà di alcuna sorta i bastoncini vengono piegati (per cui parliamo di bastoncini da “Trekking” e non da “Nordic Walking” ed in questo senso dico che la camminata con i bastoncini forse somiglia di più al “Trekking” che al “Nordic Walking”) e messi nello zaino per il semplice motivo che quei bastoncini non sono più utili ad agevolare la camminata ma servono solo per ostacolarla, per renderla più lenta, per affaticare le braccia anche in un momento nel quale potrebbero tranquillamente riposare.
Il concetto di “economia del gesto sportivo” è centrale in questa filosofia e in un’epoca dove si fa sport per “consumare più calorie” e non per divertirsi la spiegazione di questa cosa può risultare anche piuttosto difficile.
In questa disputa arrivano una elite di benpensanti che voglio chiamare così e mi rifiuto di chiamare “puristi del Nordic Walking”, nel senso che sono convinto che i sostenitori di questo sport vogliano elevarlo nei suoi contenuti tecnici e non deriderlo, che dicono che i bastoncini vanno usati sempre anche nei tratti molto semplici, senza asperità, perché quello è il vero Nordic Walking. Allora bisogna puntualizzare che il vero Nordic Walking non lo pratica quasi nessuno perché è molto impegnativo, così come la marcia atletica, così come il vero Pilates e se uno sta facendo semplicemente della “camminata con i bastoncini”, che è un altra cosa ed ha una filosofia del tutto diversa non si vede perché dovrebbe prendere delle regole del Nordic Walking con il quale non ha nulla a che vedere.
Se l’obiettivo è consumare più calorie si può anche andare a camminare per le vie del centro della città a ferragosto con gli scarponi da montagna perché in effetti così si bruciano più calorie ma non è certamente il modo più agevole per camminare in centro città a ferragosto. Purtroppo la mania di bruciare più calorie ha pigliato tutti ed ha imperversato in modo devastante sull’attività motoria rovinando certi aspetti della stessa. Mi viene in mente quando un tempo, in certe preparazioni atletiche, si andava a correre supercoperti per sudare di più nel tentativo di tornare più velocemente al peso forma, poi si è capito che quelle erano inutili follie assolutamente irrazionali ma intanto è rimasta l’opinione che per buttare giù in fretta il peso devi proprio fare così e la tragedia è che nel breve periodo è pur vero perché quello è il sistema più veloce per disidratarsi e se anche è pericoloso per la salute non gliene frega niente a nessuno.
Alcuni dicono che, a prescindere dal consumo calorico, usare costantemente il bastoncino (e pertanto acquistare addirittura quello fisso da Nordic Walking, più costoso e non richiudibile) serve per potenziare le braccia. Ma per potenziare le braccia esistono una infinità di esercizi che si possono fare prima o dopo la camminata, quando cammino voglio camminare come Dio comanda, nel miglior modo possibile, più facilmente possibile e pertanto dove il bastoncino mi serve lo uso, dove non mi serve lo piego e lo metto via per riprenderlo solo quando mi servirà di nuovo.
La realtà è che il gesto tecnico del Nordic Walking è stato inventato poco meno di un secolo fa per allenare i fondisti della tecnica classica (al tempo esisteva solo quella, non anche lo “Skating”) nel passo alternato anche d’estate e se uno smetteva di usare i bastoncini chiaramente non allenava più le braccia che poi sarebbero servite in modo continuo sulla neve.
La realtà che si vede sulle nostre strade è di tantissime persone che praticano la camminata con i bastoncini, pochissime delle quali praticano il Nordic Walking (giustamente con i bastoncini non pieghevoli, ma quelli da Nordic Walking) molte delle quali si ostinano ad usare in modo improprio e piuttosto goffo i bastoncini anche in piano e su asfalto laddove non assolutamente necessario. Tant’è impera la “legge dell’importante è dimagrire” ed in questo modo si spera di bruciare qualche caloria in più. Forse questi sono gli stessi che poi parcheggiano la macchina a 10 metri dal posto dove devono andare facendo tre giri dell’isolato per trovare posto perché fin tanto che non si libera il posto non conviene parcheggiare troppo distante.
Io ho ancora un concetto piuttosto antico di attività motoria dove l’attrezzatura sportiva serve per migliorare il gesto tecnico e renderlo più efficiente ed economico. Adesso si vede che questo modo di pensare non è più di moda. A tal punto un buon consiglio per andare in bicicletta: provate a mettere nel portapacchi un bel peso di 20 kg circa. Aumenta il costa calorico della vostra biciclettata e stimola addirittura in modo superiore la muscolatura delle gambe. Dite che non ha senso? No, no, se l’importante è bruciare più calorie potrebbe aver senso anche questo…