Quando camminiamo, quando corriamo o facciamo altra attività fisica il corpo ci manda dei segnali, a dire il vero, se siamo svegli, ce li manda anche se siamo fermi e, insistendo, ce li manda pure se stiamo dormendo. Sono segnali che sono importanti perché ci mettono in relazione con il mondo e, nel caso dell’attività fisica, ci danno importanti indicazioni per continuare a farla in un certo modo e per tentare di svolgerla diversamente se i segnali che ci giungono dall’organismo ci danno questa indicazione.
Altri segnali ce li manda anche Internet, di diverso tipo, meno immediati, e generalmente, per fortuna ce li manda prima o dopo l’impegno fisico, quando possiamo renderci conto se le cose che ci suggerisce sono informazioni potenzialmente utili o se sono invece, autentiche fesserie. Purtroppo, con l’evoluzione tecnologica siamo arrivati al punto che Internet riesce a devastarci pure durante l’esecuzione dell’attività fisica e allora la prima raccomandazione che do è la seguente: ” Quando fate attività fisica non portatevi dietro accidenti assolutamente inutili e pure ingombranti, un orologio con cronometro basta e avanza, al più se andate in cerca di problemi perché andate in un posto sperduto che non conoscete, portatevi una bussola.”. Se andate in un posto talmente pericoloso che non vi sentite tranquilli se non avete dietro il vostro stramaledetto cellulare allora vuol dire che vivete in un postaccio ed il vero problema è proprio quello, se invece non è così vi invito a separarvi da quello per il tempo della seduta di allenamento, in primo luogo per evitare l’esposizione ad inutili campi magnetici che già abbastanza vi perseguitano durante il resto della giornata, in secondo luogo per poter essere concentrati su ciò che state facendo (anche se questo, purtroppo, è sempre più un lusso per pochi eletti) ed in terzo luogo, appunto, per evitare che Internet vi devasti la vita anche mentre state facendo allenamento.
Internet si permette il lusso troppe volte di interferire sull’attività fisica che svolgete ed il fatto che state leggendo queste note ne è la dimostrazione lampante. Se state leggendo questo articolo vuol dire che, molto probabilmente, siete dei soggetti a “rischio Internet”, siete dei soggetti che tendono ad utilizzare Internet anche per avere consigli sull’attività fisica. Allora il consiglio che difficilmente vedrete scritto su Internet, perché non c’è praticamente nessuno che ha interesse a darvelo, è che il primo soggetto che dovete interrogare in tema di gestione della vostra attività motoria siete proprio voi stessi. Dopodiché vengono tutti gli altri e alla fine, ma proprio alla fine, se proprio pensate di non averci capito ancora abbastanza potrebbe arrivare pure Internet ma se lo consultate su questo argomento ci vorrebbe proprio uno come il sottoscritto che vi abbia aperto gli occhi sulla possibilità che Internet vi faccia un gran casino e vi dia informazioni difficilmente decodificabili per la vostra situazione.
Troppe volte nella nostra era siamo portati ad ascoltare più i consigli provenienti da Internet che quelli provenienti dal nostro organismo. Se pensate che un allenatore può essere considerato valido tanto più è capace di mettere in grado l’allievo di ascoltare sé stesso e di renderlo almeno parzialmente autonomo nella scelta della preparazione potete capire quanto è utile Internet che vi da dei consigli senza chiedervi assolutamente nulla e non può assolutamente capire cosa sia successo al vostro organismo dopo la somministrazione di un particolare stimolo allenante. Per cui se mi dite che vi allenate grazie a Internet perché su Internet avete visto scritto che pensandoci su potete pure organizzarvi la preparazione per conto vostro ascoltando bene le reazioni del vostro organismo allora sono d’accordo ma in realtà siete voi che allenate voi stessi partendo da un input che avete letto su Internet e che ci esorta a far da soli, ma se vi servite di Internet per proporre al vostro organismo stimoli allenanti che non stanno né in cielo né in terra e sono stati semplicemente presi sa Internet su indicazione di qualche santone che si è inventato questo modello di sedute di allenamento per chissà chi, allora siete completamente fuori strada.
Su Internet potete trovare interessanti commenti sull’attività fisica in genere ma le indicazioni per la vostra preparazione fisica possono nascere solo da voi stessi o al più da qualche tecnico esperto che vi segue attentamente e vi chiede cosa succede dopo le vostre sedute di allenamento. Molti cercano soluzioni magiche su Internet perché hanno bisogno di risparmiare e non hanno i soldi per potersi permettere la consulenza di un preparatore affermato. Se non hanno soldi per quello possono giustamente provare a far da soli ma i consigli migliori, almeno nelle fase iniziale, potranno essere dati da un soggetto che conosce bene chi fa le domande, anche se non è un tecnico affermato, non certamente da Internet che anche quando ha la possibilità di interagire con il presunto allievo non riesce a farlo certamente con una precisione accettabile.
Mi viene in mente che con riferimento all’allenamento alla corsa ai tempi di Internet si è cominciato a dare sempre più spazio a fandonie inaccettabili quali lo studio delle frequenze cardiache e sempre meno a cose insostituibili quali la messa a punto di una buona tecnica di corsa. E sapete perché? Perché le frequenze cardiache possono benissimo girare anche su Internet con un banalissimo file che se le trasporta senza problemi mentre la messa a punto di una buona tecnica di corsa richiede un continuo feed-back preciso e continuamente rivisitato che non può essere condotto su Internet. Li ci vuole proprio il tecnico sul campo che ti vede, e anche se uno fa da solo deve continuare ad ascoltarsi continuamente e con molta attenzione per capire anche cose molto difficili da capire, altro che il “bip-bip” del cardio frequenzimetro che comincia a dare i numeri quando va fuori dai parametri che gli hai impostato tu. Insomma la tentazione di leggere un po’ di cavolate e banalizzare il processo di allenamento grazie ad Internet c’è. Per fortuna il processo di allenamento è così complesso che nessun calcolatore di qualsivoglia generazione è in grado di decodificarlo e così la possibilità di allenarsi grazie ad Internet resta una splendida utopia. Molti pur sapendo questo non ci rinunciano perché dicono “Piuttosto di niente almeno spero di non sbagliare come a fare da solo, improvvisando…” e così dicendo non si rendono conto che perdono subito la possibilità di trovare la strada giusta che è quella che passa appunto da un’attenta analisi proveniente dal proprio organismo dati da noi stessi sulla base di tentativi per prova ed errore, provare per credere. E lasciate perdere Internet che forse oggi vi è andata quasi bene ma la prossima volta potrebbe essere molto peggio…