In molti mi chiedono consigli sull’esecuzione di certi esercizi di ginnastica, hanno paura di sbagliare il movimento e che questo invece che utile possa risultare dannoso. Se hanno dubbi hanno ragione a pormi tali quesiti, il più delle volte un certo tipo di esecuzione è dettata da precise esigenze fisiologiche di chi esegue l’esercizio e quasi mai l’esercizio risulta inutile o addirittura inopportuno svolto istintivamente nel primo modo che passa per la testa, al contrario, come per miracolo della ginnastica, talvolta l’esecuzione che abbozza l’allievo, anche se non è quella che aveva suggerito l’istruttore, è ancora più utile della proposta che era partita dall’insegnante.
Purtroppo esistono degli esercizi che è importantissimo fare in un certo modo ed oggi sono a scrivere di uno che se fatto nel modo sbagliato vi porta diretti all’obitorio senza nemmeno darvi il tempo di capire in cosa avete sbagliato.
L’esercizio è il comune cammino, fa bene al cuore, ai polmoni, alla muscolatura in genere, al tono dell’umore, fa pure bene alla vostra città perché può servire a diminuire l’inquinamento (se facendolo evitate di usare l’auto almeno per un po’) ma è pericolosissimo se fatto in un certo modo.
La cosa che segnalo a voi forse andrebbe segnalata anche al nuovo assessore al traffico della mia città ma a parte che non so nemmeno chi sia non so se avrà la pazienza di ascoltarmi su questi argomenti perché ogni volta che si segnala una cosa che fondamentalmente è un diritto dei pedoni ma rischia di rallentare la circolazione delle auto viene vista come un qualcosa che può bloccare l’economia.
Oggi per conto mio ho assistito alla realizzazione di un record del mondo. Record del mondo di pericolosità nell’attraversamento delle strisce pedonali. Siamo andati ben oltre l’ormai solito effetto ghigliottina che ne stermina migliaia ma che ormai tutti conoscono e provano ad evitare.
Giusto descrivere brevemente l’effetto ghigliottina per chi non lo conoscesse, ripetere queste cose non fa mai male alla salute e può servire anzi a salvarla.
L’effetto ghigliottina si verifica quando un pedone fa per attraversare innocentemente la strada sulle strisce pedonali in un tratto dove la carreggiata è a due corsie. Sopraggiunge un automobilista sul tratto di carreggiata più vicino al pedone e si ferma (perché, giustamente, la legge dice di fermarsi per far passare il pedone) sull’altro lato della carreggiata, meno vicino al pedone arriva (talvolta anche a velocità considerevole) un altro automobilista che si avvicina alle strisce pedonali proprio mentre il pedone attraversa e si avvicina a quel tratto di carreggiata. Il pedone prosegue perché crede di aver diritto a passare, l’automobilista prosegue anche lui un po’ perché andava troppo veloce ed un po’ perché in quanto automobilista crede di avere sempre la precedenza sul pedone perché qui siamo in Italia, non siamo mica in Germania dove i pedoni vengono trattati come persone normali. Qui i pedoni o sono extracomunitari o sono persone snob che hanno deciso di non utilizzare l’auto e pertanto devono un po’ essere corretti in questo loro atteggiamento stravagante. In breve automobilista e pedoni si incontrano proprio sulle strisce pedonali. A volte il pedone muore, altre volte se la cava con pochi giorni di ospedale. Quando non viene nemmeno toccato dall’auto in genere si prende pure un po’ di insulti perché cosa gli è saltato in testa di attraversare la strada proprio mentre arrivava quell’auto…
Questo si chiama effetto ghigliottina. L’automobilista non vede il pedone ma deve sapere che c’è perché esiste l’attraversamento pedonale. Il pedone non vede l’automobilista e farebbe bene a tentare di vederlo perché andare in Paradiso anzitempo anche se ci vai con tutta la ragione che vuoi (perché poi la legge da ragione al pedone morto…) non è una bella cosa.
L’effetto ghigliottina lo sapevate già, se non lo sapete studiatevelo bene perché è una delle più frequenti cause di decesso sulle strisce pedonali, ora vi spiego una cosa che sembra fantascienza ma è accaduta davvero, stamattina a pochi metri dalla mia auto.
Non è come l’effetto ghigliottina, è leggermente diversa ma può produrre gli stessi effetti e ciò che è sconvolgente è che davvero ti fa pensare che nella Jungla ci siano norme di educazione molto più rigide. Arrivo sulle mitiche strisce pedonali, anche qui due corsie, i pedoni (due) ben attenti a verificare che io mi fermi perché non si sa mai che io sia un italiano normale che normalmente non si ferma sulle strisce pedonali. Invece drammaticamente mi fermo. Dico drammaticamente ma lo è solo per me perché, per fortuna, non ci sono stati morti, è solo successo un episodio di quelli che mi fa venir voglia di cambiare nazione ma non si è fatto male nessuno.
Dopo aver verificato che io mi sono fermato i due pedoni, un po’ increduli, iniziano lentamente ad attraversare la strada. Lentamente ed hanno ragione perché se non fosse per quel lentamente forse avrebbero fatto una brutta fine. Arriva un altro automobilista, alla mia destra, non c’è nessun effetto ghigliottina, lui vede benissimo i pedoni, non è coperto da nessuno, però sta andando veloce, se frena dovrà frenare energicamente, decide in un istante che lui è un automobilista, che siamo in Italia e che pertanto lui ha la precedenza, tanto più che i pedoni stanno andando piano e se stringe un po’ la macchina forse ce la farà a passare senza colpirli. Non riesce a stringere la macchina ma comunque riesce a non colpirli perché i pedoni, che forse erano italiani, leggono il suo pensiero ed intuiscono che è pure capace di comportarsi come un criminale E’ una storia a lieto fine, o meglio a me resta questa voglia di scappare dall’Italia, potrei andare a sfogarmi dal nuovo assessore al traffico ma temo che mi prenda per un marziano e comunque il consiglio di oggi, per chi fa lo splendido esercizio di camminare per le strade della sua città in Italia, è “Pensate che nell’esercizio del vostro splendido e salutare cammino potreste facilmente trovare qualcuno in grado di stendervi sulle strisce pedonali, non per cattiveria, non per l’effetto ghigliottina che toglie la visuale, anche in una normalissima situazione nella quale vi vede. Vi vede ma non può leggervi nel pensiero che siete dei pazzi scatenati che vorrebbero trovare sulla loro strada un automobilista che rispetta i diritti dei pedoni.”
Siamo in Italia, si può infrangere il limite di velocità sulla grande maggioranza delle strade sparse sul territorio, basta sapere dove sono piazzati gli autovelox e rallentare in prossimità di quelli, ma non si può attraversare tranquillamente come pedoni sulle strisce pedonali: è un esercizio che vi fa rischiare la vita.