Personal Trainer Gratuito un po’ inutile lo è già nel senso che predica al vento cose che sono ancora distanti dal sentimento comune della gente. Bisogna ammettere che però qualcosa si muove, una certa attenzione all’ambiente ed alle reali esigenze dei cittadini per migliorare le proprie condizioni di salute è almeno “ipotizzata” anche se non sviluppata con la dovuta energia.
Per esempio si comincia a ragionare attorno al concetto che i Parchi Urbani, soprattutto per le città congestionate dal traffico, sono essenziali per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Poi però ci si perde in un bicchier d’acqua su cose che sono ancora più importanti che non possono essere assolutamente trascurate per poter indirizzare la cittadinanza verso nuovi stili di vita “ecocompatibili” e necessari per poter stare meglio.
Ma facciamo finta che tutto vada bene (pezzo di varietà dei primi anni ’70 questo… “facciamo finta che tutto va ben”) e che nel volgere di pochi anni tutto venga davvero reindirizzato secondo progetti ad ampio respiro che siano davvero in grado di razionalizzare l’assetto urbano delle nostre splendide città.
A quel punto potrei smetterla di predicare, probabilmente potrei mettermi a collezionare farfalle e forse inizierei a scrivere di storia. Forse diventerei pure bravo in italiano perché per scrivere di storia devi avere anche una certa capacità descrittiva. Dovrei almeno riuscire a trovare le parole per spiegare cosa succedeva una volta.
Ed allora, per esempio, succedeva che per televisione c’era la pubblicità delle auto ma non quella delle biciclette elettriche. Le auto andavano ancora a gasolio e per insistere ad andare con carburanti obsoleti non avevano nemmeno pubblicato gli studi secondo il quale l’aumento esponenziale delle allergie era dovuto proprio alla diffusione incontrollata del gasolio come carburante per l’autotrazione. O meglio questi studi erano pure pubblicati ma la gente faceva finta di non conoscerli.
Insomma c’era gente che aveva l’automobile ma non aveva nemmeno una bicicletta elettrica in casa. Altri proprio non avevano nemmeno la bicicletta normale perché non sapevano cosa farsene in città dove andare in bicicletta era troppo pericoloso. E così anche se le biciclette elettriche le producevano già e, anche se un po’ costose, esistevano già dei buoni modelli, la gente non le acquistava perché se era già pericoloso andare in città con le bici normali figuriamoci attraversare le periferie per andare al lavoro con la bici elettrica.
Era il tempo che rubavano più bici che auto perché se rubavi un auto andavi in galera ma se rubavi una bici ti davano un premio: il reato ambientale non esisteva proprio.
Per televisione c’era la pubblicità delle medicine e la gente invece di camminare acquistava gli ansiolitici per dormire di notte.
Di fruttivendoli non ce n’erano tantissimi. C’erano tanti supermercati e la gente acquistava integratori alimentari come se fossero caramelle. L’unico che faceva la pubblicità ai fruttivendoli era quello scemo di PTG ma sembrava quasi più un vezzo personale, un capriccio, più che la necessità di far capire che il fruttivendolo è il primo sponsor della tua salute e se non lo conosci metti la salute nelle mani di uno sconosciuto.
Poi c’erano queste iniziative dei Parchi nelle Città perché la gente cominciava a capire che ormai erano troppi anni che le città erano soffocate dal traffico automobilistico ma queste iniziative sembravano iniziative isolate e anche se facevano il Parco tu al Parco non sapevi come andarci perché il problema era nella viabilità normale. Praticamente dovevi andare al Parco in automobile, poi quando eri al Parco eri salvo ma intanto in qualche modo al Parco dovevi arrivarci. A quei tempi sembrava però che quell’attenzione verso i Parchi Urbani fosse quasi come una mossa rassegnata per dire “Visto che in città non si circola più a piedi, almeno vi facciamo i parchi…” Ed invece quello fu l’inizio della rivoluzione. La gente cominciando a camminare nei parchi si rese conto che riusciva ad usare meno medicine inutili e cominciò a chiedere di poter camminare di più anche in città. Qualcuno chiese addirittura di poter arrivare al Parco in bicicletta senza rischiare la vita e siccome la rete ciclabile, anche se era da tanto che ne parlavano, non era ancora efficiente arrivò il giorno della svolta. Il giorno che in Italia misero l’obbligo dei 30 chilometri all’ora nei centri urbani per ridurre il numero degli incidenti stradali. Quella cosa l’aveva tanto predicata PTG tanto è vero che ad un certo punto non lo chiamavano nemmeno più PTG ma “Quello dei 30 all’ora”. In quei giorni PTG si ubriacò e siccome non era abituato a bere si fece una settimana di ospedale e la gente che lo andava a trovare gli diceva “Ma insomma tu che dici che la salute è tanto importante pensa un po’ anche alla tua, di salute…”.
Ecco vedete, anche se non sono ancora bravo in italiano io tutto sommato per raccontare la storia o “le storie” (perché qui le cose da fare sono veramente tante, non solo i parchi urbani…) sarei già pronto, quanto alla collezione di farfalle non ci impiego molto, se volete che cominci un po’ a bere per allenarmi così il giorno che mettono i 30 all’ora rischio di meno con l’ubriacatura ci si può anche pensare, ma insomma io non vorrei che questo fosse solo un sogno ed invece mi trovo qui a predicare sempre le stesse cose come se fossero sempre nuove. Queste ormai non sono più cose nuove, sono cose vecchie, trite e ritrite.
Siamo ancora tragicamente nella società dove si consumano un’infinità di farmaci inutili, dove la pubblicità per televisione è molto concentrata su autovetture che funzionano con carburanti del secondo millennio e che hanno prodotto un inquinamento devastante e dove la gente crede che l’attività fisica per la salute sia gonfiarsi i muscoli in palestra con i pesi usando integratori che favoriscono l’accrescimento della massa muscolare.
Purtroppo anche nella cultura del movimento dobbiamo ancora muovere passi decisivi e quando in tutte le palestre avremo personale che riesce a metterti in grado di muoverti davvero per salvaguardare la tua salute più che per costruire il fisico alla moda saremo sulla strada giusta per dare importanza alla frutta e alla verdura più che agli integratori alimentari. Non so quanto tempo deva ancora passare, al momento è ancora necessario scrivere di queste cose, non è esercizio di recupero del passato, ci siamo completamente dentro, chi sopravvivrà vedrà.