Gli italiani si mettono a dieta e si iscrivono in palestra e continuano ad ingrassare. Continuano ad ingrassare perchè hanno ben due alibi per continuare a mangiare come dei maiali e a fare i sedentari: la dieta e l’iscrizione in palestra. Non hanno capito che per stare bene non bisogna esagerare con il cibo e bisogna muoversi.
“Dai mangia, senti che buono!…!” – “Va bene, però “da domani” devo riprendere il regime ferreo della dieta perchè qui sto sgarrando troppo…”.
Oppure: “Vuoi che andiamo a piedi che c’è troppo traffico e si fatica a parcheggiare?” – “No, no, vedrai che con un po’ di calma un posto lo troviamo… prendiamo l’auto.” – “Si ma fa bene anche per muoversi un po’ se andiamo a piedi…” – “Ah, mi sono appena iscritto in palestra, mi sistemano là…”.
L’atteggiamento dovrebbe essere diverso, un po’ più concreto, razionale e soprattutto benevolo con sé stessi. Diciamo le bugie a noi stessi come a volerci punire di un qualcosa per cui non abbiamo colpa. Non è colpa nostra se l’industria alimentare continua a prenderci in giro con prodotti ipercalorici a valanga da un lato e pericolosi prodotti ipocalorici ma iperpubblicizzati dall’altra. Non è colpa nostra se andare a piedi non è ancora di moda perché è la cosa più semplice e razionale che ci sia ma non esiste ancora un business “dell’andare a piedi”.
A chi dice “Dai assaggia, senti che buono!…” dovremmo sommessamente ma fermamente replicare “Purtroppo non sono a dieta e pertanto non posso permettermi il lusso di mangiare come un maiale perché dopo mi gonfio e non sto mica molto bene…” mentre a chi ci intima ad usare l’auto per ogni stupido spostamento potremmo replicare “Ho un problema, che pur essendo iscritto in palestra ho comunque bisogno di camminare perché mi sono reso conto che se non cammino abbastanza non sto bene, alla faccia della palestra che mi fa benissimo ma non riesco ad andarci due ore tutti i giorni…”.
Non sono risposte facili perché non sono convenzionali e tutti, quando opponiamo simili resistenze ci dicono “Ma dai, mettiti a dieta e fatti fare un programma di tonificazione dall’istruttore…” che è come dire “Insisti a dire le bugie a te stesso come fanno tutte le persone normali…”.
Siamo fortissimi nei proclami e nei buoni propositi ma siamo meno precisi nelle scelte applicative di questi programmi. Sapete quante diete iniziano ufficialmente al 1° gennaio di ogni anno? Una infinità. Bisogna finirla di far cominciare queste diete false quanto Giuda e bisogna rassegnarsi ad atteggiamenti del tipo “Siccome quest’anno non inizio proprio nessuna dieta è proprio il caso che cominci a pensare alla quantità infinita di porcherie che sto buttando giù in questo periodo…”.
Quanto all’attività fisica può essere utilissimo iscriversi in palestra ma se non si ha il coraggio di lasciare a casa l’auto un po’ più spesso viene certamente a mancare quella quota minima di movimento che è garantita dagli spostamenti di tutti i giorni. E’ vero che la macchina per funzionare bene deve essere usata, che in garage si rovina, ma questo discorso vale anche per noi. E’ più importante che non si deteriori la nostra automobile o il nostro organismo? L’automobile, se non la usate tutti i giorni, rischia di durare vent’anni anziché trenta (ma la maggior parte degli italiani dopo dieci anni la cambia un po’ per capriccio e un po’ perché trovi sempre qualcuno che ti convince che è più conveniente comprarne una nuova…). Il nostro organismo se non lo usi tutti i giorni rischia di durare 15 anni meno di quello che potrebbe durare usandolo costantemente. Fate voi, se trovate qualcuno che vi convince a cambiarlo dopo dieci anni forse fate bene a non usarlo tutti i giorni.
Fine anno è il momento dei bilanci e delle previsioni per l’anno seguente. Io vi auguro di non fare nessuna previsione e di fare in modo che il consuntivo di quest’anno sia un po’ meno pesante di quello dello scorso anno perché vi svegliate fuori prima evitando di fare false previsioni e approfittando del fatto che durante le feste è proprio il momento giusto per cominciare ad essere più sinceri con se stessi. Se prendete il giro “giusto” muoversi correttamente ed alimentarsi altrettanto correttamente (senza diete…) non è questa gran tortura, anzi è divertente e ci fa sentire meglio e pure meno presi in giro da chi ci vuole considerare solo come consumatori più che come “esseri pensanti”.