PIAZZAMENTI

L’atleta arriva quarto alle Olimpiadi. E’ un atleta che poteva arrivare anche terzo  e, con un po’ di fortuna, anche all’argento,  obiettivamente, analizzando il campo dei contendenti non all’oro, salvo grosse sorprese che nello sport sono sempre possibili. Comunque questo quarto posto testimonia che l’atleta in questione si è battuto con grande determinazione ed ha fatto tutto ciò che poteva fare, risultato diciamo leggermente al di sotto delle aspettative ma non certamente da buttare. Commento dell’atleta: “Un incubo”.

Ora è vero che a caldo si dicono tante fesserie e che un  atleta che sa che ha buone possibilità di arrivare al podio non ambisce certamente alla cosiddetta medaglia di cartone che sarebbe quella che, in senso figurato, si assegna al quarto classificato, primo personaggio “giù dal podio” ma se definiamo “un incubo” un  quarto posto alle Olimpiadi e pure in una disciplina dove già arrivare in finale è un mezzo miracolo che messaggio diamo a chi vuole avvicinarsi allo sport da protagonista più che da spettatore?

Forse con un quarto posto alle Olimpiadi c’è qualcuno che ti dice: “Ma smettila, vai a lavorare invece di perdere tempo con queste cose…”? C’è qualche sponsor che strappa i contratti indignato di questo misero quarto posto?

Se questo è il concetto allora chi arriva secondo alla splendida medaglia d’argento dovrebbe disperarsi ancora di più, perchè chi arriva secondo è il primo dei perdenti, da un certo punto di vista è quello che ha perso più di tutti, quello che pur dimostrando ampiamente di avere grandi doti non ce l’ha fatta a vincere per poco.

Mi piacerebbero dei Giochi Olimpici dove davvero l’importante è partecipare, non solo a parole e l’ho già scritto quando commentando certe scelte di selezione di atleti si è deciso di non portare alcuni atleti ai Giochi perché “…obiettivamente non hanno grandi possibilità di successo”. Ma se ci sono dei minimi di partecipazione ai Giochi ed è giusto che ci siano altrimenti parteciperebbero milioni di persone e non ce la caveremmo nemmeno in quattro anni per svolgere i Giochi e già comincerebbe un’altra edizione che la precedente è ancora in corso, ed un atleta raggiunge questo minimo perché non deve aver diritto a partecipare? Anche se sa che molto probabilmente non si piazzerà fra i primi è comunque entusiasmante partecipare e ottenere il risultato utile a partecipare ai Giochi Olimpici è ugualmente già un grandissimo risultato.

Non penso che cambi molto se un paese vince 15 o 20 ori ma a mio parere cambia molto se un paese porta 50 o 500 atleti ai Giochi. Certamente costa di più portarne 500 ma per come è strutturato lo sport al giorno d’oggi non penso che si faccia fatica a trovare chi paga il biglietto di aereo all’atleta che vale la partecipazione olimpica anche se probabilmente non il successo.

Da tifoso, anche se devo ammettere che sono un tifoso straccio perché lo sport mi piace di più praticarlo che vederlo, sono più deluso da una competizione che non presenta nemmeno un atleta della mia nazione che non da una dove il mio connazionale si è piazzato nelle retrovie. Se è andato male quest’anno penso che potrà andare meglio la prossima volta ma se proprio non c’è nessuno mi viene da pensare che in quella disciplina sportiva siamo a zero, anche se magari non è per niente vero.

Mi rifiuto di pensare che un quarto posto alle Olimpiadi sia un incubo, mi rifiuto di pensarlo perché ci sono tantissimi sportivi che la partecipazione ai Giochi Olimpici non l’hanno nemmeno sfiorata e nonostante ciò hanno avuto una carriera sportiva lunga e rispettabilissima.

Cosa devo augurare ai giovani che si accostano allo sport? Di avere una carriera splendida ma di non andare mai alle Olimpiadi perché poi se arrivano quarti potrebbe essere un incubo?

No, io auguro a loro il massimo dello sport ed il massimo dello sport può pure essere anche la partecipazione olimpica ma nella piena consapevolezza che la vera sconfitta è diventare un  po’ troppo presuntuosi non certamente piazzarsi quarti, né alle Olimpiadi né ai Giochi di Condominio.