Molte volte mi capita di sentire persone, anche di una certa età e pertanto non con grandissime disponibilità verso il movimento, che quando chiedo loro se si muovono rispondono sommessamente: “Ah, io cammino e basta, non faccio praticamente niente…” Poi quando chiedi quanto camminano viene fuori che si fanno anche 5 chilometri al giorno o più praticamente tutti i giorni. Però nella loro convinzione c’è che non fanno praticamente nulla perchè per essere degli sportivi forse dovrebbero fare parapendio o chissà che cosa. Non si rendono conto, queste persone, che quando hanno inserito con sistematicità il cammino nella loro vita anche se non praticano alcuna attività sportiva hanno comunque messo nelle loro abitudini la migliore delle abitudini che potevano acquisire. Non stiamo parlando di bambini che non possono certamente accontentarsi di camminare, stiamo trattando di ultrasettantenni ed in molti casi anche ultraottantenni che purtroppo si muovono mediamente di più della maggior parte dei ventenni. Però questi è quasi come si sentissero dei sedentari. La prima cosa che chiedo loro quando mi espongono tale situazione è: “Ma scusi, ha dolori di qualche tipo?” E a chi non ne ha replico proprio che dire “cammino e… basta” è proprio giusto nel senso che “Lei cammina e… basta, perchè il suo cammino le è più che sufficiente per stare in salute, il giorno che vuole fare un po’ di ginnastica perchè le è saltato in mente di fare lo stravagante o perchè è venuto fuori qualche dolorino strano mi chieda pure tutto quello che vuole che tento di spiegarle cosa può esserle utile.”
E’ chiaro che un po’ di prevenzione con della ginnastica a carattere generale non farebbe certamente male ma devo ammettere che c’è comunque un buon numero di persone che “cammina e basta”, come dicono loro, che mantiene un ottimo livello di salute grazie a questa sana abitudine. Molti probabilmente si muovono anche in altri movimenti fosse anche solo per le faccende di casa o per altre cose saltuarie che in qualche modo consentono una mobilizzazione di un po’ tutte le articolazioni. Alcuni, in effetti sentono il bisogno di muoversi anche in altro modo ma non sanno cosa fare. A chi abbina un po’ di nuoto a questo cammino dico che questa è un’altra sanissima abitudine che va a completare e ad integrare quella del cammino, a chi sul nuoto non ci sente consiglio un po’ di esercizi compensativi, pochi, non molti altrimenti dopo diventano noiosi ed uno rinuncia a metterli fra le proprie abitudini. Ascolto quelli che sono i loro problemi principali e raccomando assolutamente gli esercizi per il tratto cervicale a chi è soggetto a qualche problemino di artrosi cervicale. Sondo sulla presenza di problemi alla schiena e suggerisco l’adozione sistematica di qualche semplice esercizio per la schiena da svolgere due-tre volte la settimana (non è necessario tutti i giorni) ed a chi non ha proprio nessun problema suggerisco comunque di fare qualche esercizio per la muscolatura laterale delle gambe e per gli arti superiori. In effetti il cammino, soprattutto se non è su terreni irregolari, sollecita poco l’azione della muscolatura laterale delle gambe, quella che si userebbe sugli sci da discesa tanto per dire ed è buona cosa compensare con esercizi che possano tenere efficienti anche adduttori e abduttori. Anche gli arti superiori sono poco sollecitati con il semplice cammino. Chi è dedito al Nordic Walking risolve il problema in quel modo, chi di andare a camminare con dei bastoncini che in città non servono proprio a nulla non ne vuol sapere (e, se uno non ha problemi di equilibrio, è inutile che ci raccontiamo balle ma l’istinto a servirsi dei bastoncini è pari a zero e può essere solo che propagandato dai cultori di quella disciplina) farebbe bene a mettere nelle sue abitudini un po’ di ginnastica per gli arti superiori assolutamente a corpo libero senza bisogno di alcun sovraccarico.
Dunque quando uno cammina e… basta è proprio opportuno dire che basta salvo aggiungere quei ritocchi che però non sono la parte portante del carico di attività fisica, il piatto principale è proprio quel cammino considerato quasi come “non attività fisica”. La ginnastica compensativa è un utile complemento che per qualche fortunato non è nemmeno necessaria. Se quel fortunato per scrupolo vuole fare un po’ di prevenzione non ha certamente bisogno di adottare grandi carichi di ginnastica. Chi è meno fortunato ed ha già qualche dolorino sa già dove andare a parare perchè i segnali che sono lanciati dal suo fisico danno delle precise indicazioni su quelli che sono i distretti muscolari da trattare con particolare riguardo. Trattando di obiettivi di piani di ginnastica per persone di una certa età si può senz’altro affermare che un piano di ginnastica che ti mette nella condizione di camminare senza problemi è certamente un piano di ginnastica più che sufficiente. Se uno poi vuole esagerare, esagererà con una camminata un po’ più lunga delle altre non certamente con una sessione di ginnastica esagerata. La ginnastica è finalizzata alle azioni della vita di tutti i giorni e non certamente il contrario.