L’INGREDIENTE NUMERO UNO DI OGNI PREPARAZIONE: L’ENTUSIASMO

Se mi chiedono: “Dimmi la cosa che hai scoperto di più sensazionale in mezzo secolo di studio dello sport e della preparazione fisica in genere” la mia risposta atterrante e apparentemente poco tecnica è “L’entusiasmo”.

Penso che l’entusiasmo sia la cosa più determinante in ogni approccio alla preparazione sportiva. Vado più in là, forse per deformazione professionale, ritengo che l’entusiasmo sia fondamentale in ogni attività umana, per quello come un ossesso ripeto che la scuola italiana deve essere urgentemente riformata, non scatena l’entusiasmo nei giovani, porta via un sacco di tempo ed insegna poco. E una scuola tarata più sulle esigenze degli insegnanti che su quelle degli studenti e quando sento dire che la scuola non è degli studenti ma dello stato mi imbufalisco perché lo stato senza studenti non può esistere e pertanto uno stato che si ostina a propinare una scuola noiosa va boicottato e rigirato fin tanto che non decide di lasciare più spazio ai giovani.

In ogni caso l’entusiasmo va inserito accuratamente nella preparazione sportiva altrimenti non si riesce a fare sport con la dovuta efficacia. Per sport efficace, più che uno sport dove si ottengono i risultati io considero uno sport dove si è coinvolti in modo costante, autentico e “cronico”, dove con quel cronico intendo praticamente per tutta la vita. In effetti nello sport non ci sono brevetti, patenti e diplomi da conseguire e non dovrebbe essere difficile far sfogare l’entusiasmo e coltivarlo senza mai reprimerlo.

Tale concetto in modo un po’ utopistico potrebbe essere traslato alla scuola anche se occorre una gran fantasia per fare un parallelo con questa. Il rischio da non correre invece è quello che da una scuola eccessivamente competitiva si passi ad uno sport troppo competitivo dove esistono le tappe intermedie da superare necessariamente ed i vari traguardi da raggiungere per non sentirsi obbligati a defilarsi per dedicare tempo ad altre cose.

Se c’é entusiasmo non esistono tappe intermedie perché l’attività è fine a se stessa, senza un obiettivo obbligatorio da raggiungere. Il concetto è che fare sport in modo convinto fa bene alla salute anche se non ottieni risultati eclatanti. Anche studiare in modo convinto, ovviamente con moderazione, senza togliere spazio a cose più importanti, fa bene alla salute ma se questo studio viene finalizzato esclusivamente al raggiungimento di un determinato obiettivo allora produce stress e non può più tenere alto l’entusiasmo.

Dobbiamo allenarci a tenere alto l’entusiasmo nello sport e considerarlo l’ingrediente principale della preparazione per poi riuscire a trasferire l’entusiasmo in tutte le cose della vita.

Ovviamente è difficile maneggiare l’entusiasmo perché non è una materia facile, non ci sono dei tecnicismi particolarmente sicuri e collaudati che ci consentono di gestirlo con precisione e dunque pare una cosa aleatoria, legata più al caso, al talento ed alla buona sorte che ad un’arte imparata in modo concreto.

Forse questo non è nemmeno vero e non possiamo relegare l’entusiasmo ad episodi fortunosi della vita ma è più opportuno tentare di valutarlo attentamente per ricercarlo il più possibile. Può esistere un’arte della capacità di mettere l’entusiasmo in tutte le cose. Chi si occupa di sport dovrebbe avere un compito non improponibile nel tentare di maneggiarlo con cura. Chi si occupa di scuola forse ha un compito un po’ più arduo ma parte da un dato oggettivo non trascurabile: gli studenti sono tutti giovani (anche se si studia per tutta la vita ma non dentro alla scuola, se non si decide di diventare insegnanti) ed i giovani dovrebbero essere ottimi utilizzatori dell’entusiasmo.

Poi, ancora grazie allo sport, possiamo scoprire anche cose curiose, che per esempio alcuni personaggi maturi hanno un entusiasmo verso la pratica sportiva che è superiore anche a quello degli stessi giovani. Allora è anche una questione di stress. Lo stress provocato dalla necessità di raggiungere un determinato obiettivo può essere il maggior nemico dell’entusiasmo e tale informazione deve essere a disposizione di tutti, allenatori ed insegnanti.