ELENCO DI COSE CHE NON SERVONO PER FARE SPORT E VIVERE BENE

Comanda il mercato e comanda sempre di più perché chi si arricchisce con questo trova gli strumenti per farci dipendere sempre più dal mercato. Così si è creata un’oligarchia del mercato dove pochi oligarchi conducono le danze e ci fanno fare i burattini.

Se vogliamo vivere meglio dobbiamo cercare di ribellarci al mercato senza cercare la testa di chi ci comanda ma solo mettendolo in una posizione di incapacità di comando sovvertendo le regole passando dalla società del mercato a quella della solidarietà e dell’essenzialità.

E’ un processo al limite dell’utopia ma se ricominciamo a ragionare scopriamo che è l’unica strada per vivere meglio e per combattere lo stress.

Con una presunzione leggendaria mi cimento in un elenco di cose non assolutamente inutili ma nemmeno determinanti per vivere meglio. Come antidoto per tutto ciò metto lo sport e lo uso come “controanestesia” in un mondo che ci anestetizza con mille finte esigenze.

In ordine puramente casuale:

1°) La casa al mare

2°) L’automobile

3°) Le guerre

4°) Il telefonino

5°) La televisione

6°) Il conto in banca esagerato

7°) Il consumo di una quantità folle di farmaci

8°) Il titolo di studio ottenuto negli Stati Uniti

9°) Le vacanze cronicamente in tanta malora

10°) La sicurezza di campare a lungo e senza problemi

Tento di andare ora nei dettagli esponendomi alle feroci critiche di chi in questo sistema ci guazza e non vede come si possa solo ipotizzare di cambiarlo.

1°) La casa al mare. Viviamo in un paese che è circondato dal mare, strapieno di alberghi e luoghi dove si può andare in vacanza. Vivere fra gli stenti e ammazzandosi di lavoro per racimolare i risparmi per comprarsi la casa al mare è un non senso grottesco. Si può benissimo soggiornare al mare per periodi più che sufficienti senza necessariamente comprarsi una casa al mare che per la maggior parte del tempo è destinata a restare disabitata.

2°) L’automobile. L’automobile è stata un lusso che ci siamo potuti permettere per oltre mezzo secolo. Adesso è arrivato il momento di dire basta perché un’emergenza ambientale e di razionalizzazione dei nostri trasporti ci impone di pensare a qualcosa di diverso. E’ chiaro che c’è molto da lavorare per renderci indipendenti da questa schiavitù ma è un lavoro doveroso anche se lungo e complesso. L’auto potrà restare, rivista nel suo utilizzo (lente vetture di piccole dimensioni) come un mezzo necessario per i disabili che non si possono servire agevolmente dei mezzi pubblici.

3°) Le guerre. Le guerre servono essenzialmente per mantenere tutto com’è. Esistono degli stati che continuano a comandare ed altri che continuano a subire. Purtroppo è arrivato il momento per cambiare ed il cambiamento è possibile solo se il popolo ha il coraggio di rinunciare ai privilegi che garantisce la guerra. La scelta di rinunciare alle armi è la scelta più coraggiosa e folle al tempo stesso che può fare il genere umano. Se si vuole cambiare però è una scelta necessaria perché le guerre continuano a garantire il mantenimento di questi assurdi equilibri.

4°) Il telefonino. Il telefonino è quello strumento di controllo che fa sì che chi vuole cambiare questa situazione sia controllato anche quando va al cesso. Grazie al telefonino ognuno di noi è un burattino perfettamente funzionale a questo sistema. La vera rivoluzione passa dal defenestramento del telefonino, mossa per alcuni ancora più dolorosa dell’abbandono dell’auto ma essenziale se si vuole riacquistare un po’ di autonomia decisionale.

5°) La televisione. La televisione ci rimbecillisce da quando esiste solo che adesso ci rimbecillisce ancora più di un tempo e ciò che è peggio è che continua a farlo anche se ce ne rendiamo conto. Spegnere la televisione è un’altra mossa rivoluzionaria che fa decisamente bene alla salute e aumenta il nostro tempo libero.

6°) Il conto in banca esagerato. Il conto in banca ipertrofico è una cosa che ci è dettata dal mercato, perché se abbiamo un grande rispetto per il mercato non possiamo non averlo per il danaro che è lo strumento che ci consente di andare al mercato con grandi possibilità di movimento. Purtroppo è un altro valore che ci schiavizza, che ci costringe a buttare troppa parte di vita per accumularlo e che alla fine ci pone in una posizione scomoda rispetto a chi ne ha meno. Vi sono valori ben più importanti del danaro, è il caso di riscoprirli per vivere meglio, anche perché nella tomba non ci portiamo un ottimo conto in banca.

7°) Il consumo esagerato di farmaci. Se di punto in bianco da domani mattina non fosse più disponibile alcun farmaco ci sarebbero una marea di morti dovute a questa disgrazia. Per contro ci sarebbero anche un numero incalcolabile di persone che cominciano a disintossicarsi e a stare meglio. Non è assolutamente il caso di fare questo esperimento per vedere se il saldo è negativo o positivo. Ciò che è certo è che è folle usare i farmaci anche quando non servono e tale cosa succede perché anche lì il mercato ha surclassato la razionalità. Che il mercato possa inquinare anche le nostre abitudini di cura è certamente inaccettabile.

8°) Il titolo di studio negli Stati Uniti. Negli USA si possono fare un sacco di cose ma non ha molto senso andare a studiare lì perché essenzialmente lì ti insegnano ad alimentare il sistema del mercato. E’ quello che ha fallito clamorosamente nell’ultimo secolo e non è assolutamente il caso di alimentarlo, va semplicemente cambiato e semmai bisogna studiare come cambiarlo senza traumi. Di certo non negli USA che sono la culla di questo sistema fallimentare.

9°) La vacanza sistematicamente in tanta malora. In genere chi si compra la casa al mare dopo una vita di stenti per arrivare a quest’obiettivo poi si mette ad andare in vacanza chissà dove anche se avrebbe la casa al mare per starci quanto vuole. Anche lì il mercato ci ha spiegato che se ci si vuole divertire davvero bisogna assolutamente andare in tanta malora e spendere un sacco di soldi. Magari non conosciamo in modo abbastanza approfondito nemmeno il nostro quartiere ma una vacanza che si rispetti deve prevedere che si vada in tanta malora a spendere un sacco di soldi, altrimenti che vacanza è…

10°) Il bisogno di sicurezza. Fondamentalmente viviamo abbastanza male e perennemente stressati, anche e soprattutto chi aderisce bene al sistema del mercato e del danaro. Ciononostante vogliamo che questo sistema possa perpetuarsi il più possibile ed allora spendiamo anche una valanga di soldi in sistemi di sicurezza illudendoci che questa sicurezza sia un altro elemento di felicità quando invece è un ulteriore elemento di stress. Lo stress si può abbattere solo se la differenza fra classi sociali agiate e classi sociali disagiate si appiattisce ed allora non è più necessario difendere nulla. Nella società dell’arraffamento invece è evidente che chi ha arraffato di più possa anche essere obiettivo di chi non è riuscito ad arraffare abbastanza. Al furto deve essere sostituita la solidarietà me per evitare il furto bisogna averne una nuova concezione. E’ furto anche quello di chi si arricchisce troppo nel rispetto delle regole se questo arricchimento provoca uno squilibrio insanabile.

Fate sport e pensate a vivere meglio. Torna utile anche a tutti gli altri, non solo a voi stessi.